Negli ultimi anni i marketers sono alle prese con un dubbio amletico: quale strategia è più efficace per la lead generation? Meglio marketing Inbound o Outbound marketing?
Con il nuovo processo di acquisto il metodo Inbound, cucito su misura per il cliente, sembrava grado di sostituire il più tradizionale Outbound, ma si è rivelato essere proprio così?
Una indagine condotta da Act-On in collaborazione con Demand Metrics ha sciolto ogni dubbio in merito.
Inbound VS outbound: quale approccio genera più contatti?
Nell'indagine realizzata da Act-On e Demand Metrics, quando è stato chiesto agli intervistati quale tra i due approcci sia in grado di generare più contatti i risultati sono stati: 32% Outbound, 32% Inbound ed il restante 13% entrambi, tuttavia l'84% di essi ha concordato che integrando le due strategie, ovvero un approccio Allbound, l’azienda riesce a migliorare il proprio business.
Sempre più imprese, infatti, stanno adottando un mix equilibrato di tattiche di marketing Outbound ed Inbound per incrementare il ROI.
Allbound Marketing
Una strategia di Allbound marketing fonde perfettamente Inbound e Outbound. In sostanza, si tratta di creare contenuti per rispondere ai Buyers B2B che affidano alla ricerca online possibili opzioni di acquisto di un prodotto/servizio. E fin qui stiamo descrivendo una "normale" strategia Inbound. La pubblicazione di contenuti utili, ottimizzati in ottica SEO, come ad esempio articoli sul blog, ebook e/o video sono in grado di attrarre potenziali clienti verso il sito aziendale, in modo da generare leads. Ma perché limitare i contenuti utili solo a chi effettua una ricerca sul web? Perché non utilizzare una strategia di mailing Outbound con la quale condividerli con prospect che corrispondono al profilo del cliente ideale dell'azienda? In sostanza l'Allbound prende i punti di forza di entrambi i metodi, trasformandoli in un'unica strategia efficace.
Inbound e outbound uniti, un esempio
L'invio di email ai potenziali clienti è un perfetto esempio di come l'allbound marketing possa migliorare i risultati delle campagne di marketing. L'attività di mailing, punto cardine dell'Outbound, tende a prediligere l'invio massivo e indifferenziato di e-mail, aumentando però in questo modo le probabilità di insuccesso. Questo fattore inverte la rotta se il contenuto viene personalizzato e ha per oggetto un elemento di interesse per il prospect, così come insegna l'Inbound. Anche i tool di questa seconda modalità di marketing possono essere utilizzati il ottica Allbound. Un software per monitorare i risultati ottenuti da una campagna di mailing, infatti, è uno strumento che non dovrebbe mai mancare anche nell'Outbound. Questo perché è in grado di eseguire tutte le iterazioni necessarie per migliorare l'efficacia della strategia fornendo anche un'esperienza personalizzata per tutti i potenziali clienti.
Entrambi i metodi, se utilizzati da soli, non bastano perché sia l'Inbound che l'Outbound hanno dei limiti. Il primo, ad esempio necessita di un periodo di tempo abbastanza lungo per funzionare, mentre il secondo viene ormai considerato troppo invasivo. Tuttavia, come dice il proverbio, l'unione fa la forza, e se utilizzati insieme le lacune dell'uno vengono compensate dall'altro ottenendo i migliori risultati possibili.