Oggi vi parlo di me. O meglio, vi parlo di quella che per tanti mesi è sembrata una decisione ai limiti dell’assurdo: mollare dall’oggi al domani un ventennale (e solido) lavoro redazionale, cambiare casa, città, persone, vita e intraprendere un’avventura da freelance writer B2B.
Freelance Writer B2B: chi era costui?
A fine 2018 non sapevo neanche cosa volesse dire freelance writer B2B. Sapevo di poter raccontare il mondo della tecnologia, avendolo fatto per tanti anni (sono giornalista dal 2002), ma che potessi essere un freelance writer B2B, e che avesse senso esserlo, era tutto da capire. La parola freelance mi faceva un po’ paura – inutile girarci attorno -, l’acronimo B2B aveva un certo alone di mistero, e il risultato nella mia mente era un’invasione di punti interrogativi.
Conoscevo Digital360 di fama, come editore di testate di riferimento nel mondo dell’innovazione. Mi era quindi molto chiara la sua solidità e l’intraprendenza delle persone che vi facevano (e vi fanno) parte.
Spronato da una persona - di cui non faccio il nome, ma che non ringrazierò mai a sufficienza -, sono stato ingaggiato nella Content Factory per scrivere i primi pezzi e ho scoperto un mondo affascinante, che parte dal giornalismo tradizionale, nella sua capacità di raccontare storie e di attrarre il lettore con informazioni di prima mano, ma non dimentica una forte componente di copywriting e le nuove regole del web, i suoi canali e la SEO. È Content Marketing, in poche parole, fatto bene da un team che ho visto letteralmente triplicare (o forse di più) nel corso degli ultimi due anni.
Freelance writer B2B come pilastro di un progetto di marketing
Poco per volta, ho capito cosa fa e qual è il ruolo del freelance writer B2B nel contesto delle attività di Digital360Hub. È il produttore dei contenuti che vengono pubblicati e valorizzati nei progetti di marketing automation che l’azienda offre alle tech company italiane: blog post, infografiche, case history, white paper e molto altro, che viene pubblicato sui canali dell’azienda cliente e alimenta progetti di marketing finalizzati alla creazione di opportunità commerciali.
Il famoso freelance writer B2B viene assegnato a un progetto/cliente in funzione delle sue competenze pregresse e aiuta il team di Digital360Hub a portare avanti il progetto realizzando contenuti inediti e d’appeal.
Dal punto di vista del giornalista freelance, questo è un elemento fondamentale, che ho notato fin da subito: qui non si viene ingaggiati per 1 articolo o “quando capita” (cosa tristemente nota alla categoria cui appartengo da quasi 3 anni), ma per un piano editoriale che comprende articoli già pianificati, interviste, white paper e contenuti di altro genere. In pratica, si diventa parte di un progetto che non segue le dinamiche on/off come nel 99% delle collaborazioni giornalistiche, ma che può andare avanti mesi, addirittura anni con una vera pianificazione. Si può entrare in contatto con il cliente finale, così da conoscere meglio il suo mondo, comprenderne l’offerta, la visione e le dinamiche, e si può instaurare un rapporto costante con i professionisti di Digital360Hub, cosa che ti fa sentire apprezzato e parte di qualcosa di importante, non un mero supporto per urgenze o momenti di difficoltà (altro grande classico in cui tanti colleghi si riconosceranno).
Una sfida al giorno: l’importanza del mindset giusto
Non li ho contati, ma credo in questi anni di aver superato i 700-800 contenuti prodotti e pubblicati, di diverso tipo e natura. Ed è quasi superfluo sottolineare che, per tutti i motivi che ho esposto, l’esperienza è stata ed è eccellente: la rifarei altre 100 volte. Oltretutto, è iniziata in un periodo di salto nel buio per nulla semplice da affrontare ed è diventata il pilastro della mia vita professionale.
Pur sottoscrivendo tutto quello che precede, non vorrei essere frainteso: non è un lavoro facile. Digital360Hub si rivolge prevalentemente alle tech company: grandi vendor di tecnologia, system integrator, software house, cloud provider, operatori TLC e a tutte le imprese che portano innovazione nel nostro Paese. Il freelance writer B2B si trova a scrivere di argomenti che sono tutt’altro che semplici e non possono essere banalizzati, perché non sarebbero mai efficaci rispetto al target di operatori a cui vengono indirizzati.
Nel mio caso, provenivo da 20 anni di esperienza nel mondo tech, ma mi sono quasi sempre occupato di tecnologia consumer, che rispetto all’IT e alla digital transformation è un mondo a sé, con punti di contatto limitati alle basi. Tutto questo per dire che l’aspetto fondamentale, oltre all’esperienza giornalistica, è il mindset:
- Bisogna aver tanta voglia di imparare, a prescindere dall’età e dal percorso già fatto;
- Bisogna avere passione per questi temi, cercare di comprenderli appieno e approfondirli il più possibile;
- Bisogna aver voglia di studiare, a prescindere dall’età (quando ho iniziato a collaborare, avevo 42 anni);
- Bisogna fare qualche sacrificio per raggiungere un obiettivo futuro;
- Bisogna volersi mettere in gioco interpretando il proprio ruolo da freelance writer B2B come un investimento i cui frutti potrebbero già arrivare nel breve periodo.
All’inizio, è del tutto normale che il tempo impiegato per confezionare un prodotto d’eccellenza non giustifichi appieno il ritorno economico, ed è questo il momento in cui si rischia di vacillare. Lo so bene.
Ma bisogna tenere duro e fidarsi del proprio intuito. Col passare del tempo e con il giusto mindset, si diventa esperti in uno, due, cinque temi ricorrenti nel mondo delle tech company (Cloud? Office Automation? Facility Management? Business Process Management?...) e l’impegno necessario per confezionare ottimi prodotti cala in modo impressionante, rendendo l’esperienza appagante sotto tutti i punti di vista, nessuno escluso. Avete presente il ROI? Vi troverete a scrivere spesso e volentieri di ROI nei progetti di Digital360Hub. Ecco, se avrete il mindset giusto e la giusta perseveranza, il vostro ritorno sull’investimento sarà eccellente. Come lo è stato il mio.
In bocca al lupo.