“Facebook è utile solo per il B2C”: quanto volte abbiamo sentito questa frase? Il suo essere un “social generalista”, in cui ognuno di noi può condividere fette della propria vita privata, porta molte persone a pensarla così, ma si tratta di un falso mito.
Naturalmente usare Facebook per la lead generation nel B2C è un’ottima mossa, ma non per questo il B2B deve ignorarlo, anzi: vediamo qualche trucco per iniziare subito a generare lead.
Facebook nel B2B: qualche dato
Cominciamo innanzitutto da qualche statistica, utile a conoscere davvero Facebook. Nonostante gli anni sulle spalle e il crescente numero di competitor, la piattaforma blu resta ancora oggi re dei social e la sua crescita non accenna minimamente a fermarsi: oggi nel mondo ci sono 2,91 miliardi di utenti attivi su Facebook, contro i 2,74 miliardi di appena un anno fa. Questo numero rappresenta il 36,8% della popolazione mondiale, e il 58,8% di coloro i quali hanno accesso ad Internet.
Belle statistiche, penserete voi, ma com’è la situazione in Italia? Beh, non è affatto diversa: secondo il report 2021 dell’AGCOM nel nostro Paese sono 35,9 milioni gli iscritti a Facebook, ovvero poco più del 60% della popolazione italiana.
Non solo, anche in termini di tempo di utilizzo Facebook non ha rivali: secondo un’indagine di qualche anno fa, il tempo speso sulla piattaforma di Zuckerberg è superiore del 74% rispetto agli altri social.
Passando infine a statistiche legate al business, Facebook per la lead generation viene usato dal 91% dei reparti marketing B2B, con il 67% di loro che lo considera la miglior piattaforma social per la generazione di lead.
Sei proprio sicuro di voler rinunciare a un mercato simile?
Facebook per la lead generation: quali strumenti per il B2B?
Ora che sappiamo le reali potenzialità della piattaforma, rimbocchiamoci le maniche: come iniziare a usare Facebook per la lead generation per il B2B? Gli strumenti che ci offre il social sono molteplici: vediamo i più efficaci.
Il Meta Business Manager
Ovviamente il primo per ordine per importanza non può che essere il Meta Business Manager, il tool che (tra le altre cose) ci permette di creare campagne sponsorizzate e iniziare a sfruttare davvero Facebook per la lead generation.
Col passare degli anni e degli aggiornamenti, la “mira” offerta dal Business Manager è divenuta sempre più precisa, permettendoci di scegliere il nostro target sulla base di dati demografici, lavoro, interessi, abitudini, ecc.; insomma, tutto quello che ci serve per trovare ciò che cerchiamo.
Non solo, la “parentela” tra Facebook ed Instagram permette anche di creare campagne in grado di girare su entrambi i social: un solo strumento, doppio vantaggio!
Il retargeting
Questa è successa a tutti: vogliamo comprarci una nuova TV e navighiamo tra vari siti di rivenditori per comparare prezzi, caratteristiche tecniche, disponibilità e quant’altro. Da quel momento in poi, ogni volta che entriamo sulla nostra home di Facebook ci troviamo bombardati da banner di ogni tipo riguardanti la vendita di televisori. Si tratta del retargeting, ovvero la possibilità di avviare campagne sponsorizzate mirando esclusivamente utenti che hanno già mostrato reale interesse per una tipologia di prodotto o servizio tramite la loro precedente navigazione su Internet.
Si tratta di uno dei modi più popolari di sfruttare Facebook per la lead generation: al posto di creare un’audience basandomi su un ipotetico “identikit” del mio cliente ideale, si può sfruttare il bacino di utenza che ha già mostrato un qualche interesse per me, magari navigando su precise pagine del mio sito (ad esempio quelle dei servizi), mirandoli con precise ed accurate campagne di marketing.
E poiché, come abbiamo visto prima, Facebook è la piattaforma social con il maggior tempo di utilizzo medio, perché non avviare proprio lì le campagne?
La condivisione organica
Spesso quando si parla di Facebook per la lead generation ci si concentra solo sulle campagne sponsorizzate, dimenticandosi della centralità dei post organici.
Pensaci bene: le persone che seguono la tua pagina con ogni probabilità hanno già un forte interesse nei tuoi confronti. Si tratta quindi di un pubblico che verosimilmente rispecchia già i requisiti per diventare tuo cliente, e per di più è raggiungibile gratuitamente! Perché quindi non capitalizzarlo? Potresti ad esempio condividere contenuti premium scaricabili previa compilazione di un form contatti, oppure accrescere la tua brand awareness condividendo ad esempio notizie che ti riguardano, video con componenti emozionali, eventi e webinar che terrai, in modo tale da accrescere la tua fama e la fiducia del pubblico nei tuoi confronti, che sarà quindi più propenso ad acquistare un tuo servizio.
Lead generation sui gruppi Facebook
I gruppi Facebook sono vere e proprie miniere di lead: una concentrazione di persone che si riunisce per discutere su un argomento ben preciso, mostrando in tal modo altissimo interesse nei confronti del topic prescelto.
Setacciare ed iscriverti a quelli giusti ti permetterà non solo di sfruttare Facebook per la lead generation, ma anche di restare aggiornato sugli ultimi trend e desideri del tuo potenziale pubblico, oltre che sulle mosse di eventuali competitor.
Attenzione però: spesso le regole dei gruppi sono molto severe ed impediscono lo spam fine a se stesso. Evita dunque di condividere i tuoi servizi senza reale motivo, ma cerca di “lavorare ai fianchi”.
Comincia a testare... e non scoraggiarti!
Proprio per la sua natura “generalista” e le sue dimensioni, sfruttare Facebook per la lead generation significa anche mettere in preventivo che non sempre arriveranno i contatti che speravi.
Lead fuori target, persone che non avevano capito cosa stavano compilando, campi compilati con mail e numeri di telefono inventati: è successo a tutti, tranquillo. Non scoraggiarti e anzi sfrutta queste occasioni per aggiustare la mira delle tue attività ed imparare quello che funziona o non funziona per il tuo business!