Quando si pensa alle aziende che sanno muoversi al meglio sui Social Network, la mente ci porta immediatamente – e inevitabilmente – a qualche top brand B2C: CocaCola, Nike, Netflix, ecc. La lista è sterminata, ciò non vuol dire che per le aziende B2B non ci sia la possibilità di affermarsi su questo tipo di canali: è una missione più ardua ma non per questo impossibile.
Facebook, LinkedIn, Twitter, Instagram sono tutte opportunità da cogliere per un’azienda orientata al B2B soprattutto perché, molto probabilmente, la competizione da gestire è inferiore (o perlomeno meno agguerrita) e, seguendo qualche semplice step, è possibile iniziare a far crescere il brand e/o generare lead.
Ecco 5 punti fondamentali su cui poggiare le fondamenta della propria strategia social:
Social media, aziende B2B e traffico qualificato
Le prime domande da porsi sono sicuramente: chi è il mio interlocutore? A chi voglio veicolare il mio messaggio? E, un’altra, un po’ più strutturata: il mio utente, cosa vorrebbe che gli mostrassi?
Ovviamente interrogativi del genere sono spontanei nel momento della nascita dell’azienda: ecco, prima di far approdare il proprio brand su qualsiasi Social Network è necessario avere chiaro in mente chi siano gli interlocutori, in modo da tarare il proprio “tono”, indirizzare i messaggi corretti senza rischiare di parlare a vuoto o di creare contenuti che non interessano.
Posizionare l'azienda B2B sui social media
Il secondo step è relativo al far conoscere il proprio brand, creando uno storytelling di contorno che possa affiancare il processo di promozione del proprio prodotto/servizio: è fondamentale non focalizzarsi unicamente su questo ultimo punto (se continuiamo a creare contenuti destinati solo alla vendita rischiamo, a lungo andare, di allontanare gli utenti dalla nostra pagina).
News, eventi, Case History, accordi proficui sono tutti elementi della vita quotidiana dell’azienda da prendere assolutamente in considerazione come contenuti da veicolare sui Social Network: hai partecipato a un evento importante? Ottimo, fallo sapere ai tuoi utenti (ovviamente taggando sempre chi di dovere). Ci sono news sull’azienda pubblicate da testate di settore? Perfetto, condividile dai profili ufficiali delle testate, aggiungendo un semplice copy come “Ecco che su testata xyz parlano di noi!”. Hai concluso un accordo molto importante? Pubblica una foto con il cliente che possa rendere noto il tuo impegno sul campo. Se hai notizie positive da comunicare, perché non farlo?
Naturalmente è importante saper mantenere un equilibrio, senza risultare assillanti saturando troppo i canali.
L'azienda B2B sui social media deve fare community
Se si scelgono i Social Network come elemento integrante della strategia di comunicazione è imperativo non trascurare chi popola la propria pagina. Molto probabilmente, essendo un’azienda B2B, ci sarà una quantità inferiore di engagement (like, commenti, condivisioni) rispetto ad una B2C. Questo non vuol dire che le azioni degli utenti sulla pagina vadano trascurate, anzi: è probabile che i commenti e i messaggi ricevuti siano di persone in target davvero interessate al brand – non utenti semplicemente di passaggio – e sarebbe un peccato perderli.
Quindi bisogna sempre rispondere ad ogni commento, ricondividere i post che nominano la pagina e mettere like a coloro che ricondividono i post. Fondamentale replicare a tutti i messaggi ricevuti nella casella di posta e, nel caso di commenti o messaggi negativi, farlo sempre con educazione. È necessario evitare di generare discussioni negative e, nel caso di haters, provare a rispondere ai loro commenti con gentilezza, cercando di capire perché questi utenti hanno dei problemi con l’azienda, come fare a risolverli e come imparare da questi per migliorare in futuro.
Tutte queste azioni aiuteranno gli utenti a sentirsi considerati o, addirittura, “coccolati”, incrementando la percentuale di ritorno dei suddetti sulla pagina. Se mi sono trovato bene, perché non tornare?
Un'azienda B2B umana sui social media
Intelligenza artificiale, automazione, Internet of Things: le tecnologie più disruptive stanno rivoluzionando i mercati ma non bisogna dimenticarsi che le aziende sono composte da persone: diamo un volto a queste persone!
Foto degli eventi interni o dei team building sono sempre ben accette. È utile creare, per esempio, una rubrica in cui postare periodicamente delle piccole bio dei dipendenti dell’azienda: basta una bella foto e qualche accorgimento grafico, corredate da nome, job title, una citazione o qualche frase distintiva e il gioco è fatto. Una semplice azione che rivela attenzione verso le persone che lavorano in azienda.
Naturalmente non deve essere una forzatura, è necessario chiedere il permesso al dipendente e capire se la scelta di apparire pubblicamente su un Social Network non lo disturba. Questo è solo un esempio ma le possibilità sono molteplici: video, interviste, curiosità, ecc.
Le key people dell'azienda B2B sui social media
Questo è un punto opzionale: bisogna capire se è utile al brand dare o meno visibilità alle cosiddette “persone chiave” dell’azienda (attenzione non stiamo parlando per forza solo dei vertici: è importante capire chi selezionare e perché).
Se ci sono persone interne che partecipano spesso a eventi, conferenze, meeting può essere interessante dare loro visibilità senza, anche qui, saturare troppo con il rischio di apparire insistenti. Queste azioni permettono di mostrare agli utenti che l’azienda è attiva anche esternamente, che c’è partecipazione e condivisione con altre realtà, ovviamente sempre grazie al corretto utilizzo di hashtag e mention che fanno da cassa di risonanza al brand.
Questi punti sono indicazioni utili per muovere i primi passi sui Social Media come parte integrante della propria strategia di comunicazione. Molti di questi consigli sono sicuramente validi anche nelle fasi avanzate della “vita” del brand sui social ed è buona prassi cercare di applicarli al meglio e con costanza!