Un’oculata gestione di tutti i processi di lead generation è fondamentale. E oggi più che mai, necessario è monitorarne i costi.
Non solo quelli alla luce del sole: esistono infatti costi occulti di cui spesso ignoriamo l’esistenza e di cui si parla poco. Quali sono e perché è fondamentale non trascurarli? Tracciamone un quadro.
Tipologie di costi occulti della Lead Generation
La strategia di Lead Generation è essenziale per continuare a crescere e restare solidi sul mercato, anche in questo periodo complesso. E per calcolare il ROI di un progetto, è necessario conoscere preventivamente anche i costi occulti che nessuna agenzia racconta.
- Costo di Rinnovo Piattaforma Tecnologica. Piattaforme di Marketing Automation, come HubSpot o MarTech360, hanno abbonamenti annuali che devono essere rinnovati di anno in anno per continuare a operare in totale serenità. E questo è tutto sommato un costo preventivabile e pianificabile. L’imprevisto nasce nel momento in cui dobbiamo considerare un upgrade.
- Costo Upgrade di Piattaforma Tecnologica. Nel corso del progetto può infatti nascere l’esigenza di svolgere determinate attività che implichino l’upgrade delle piattaforme utilizzate. Lato Sales, per esempio, può essere necessario utilizzare diverse pipeline di vendita, e con Hubspot questo implica costi di upgrade alla suite Sales Starter.
- Costo per Extra Contatti Piattaforma HubSpot. Piattaforme come HubSpot implicano inoltre dei costi extra in base a quanti contatti lavorabili sono presenti nel database, il tutto proporzionato per scaglioni.
- Budget ADV. Per poter svolgere al meglio attività di Lead Generation, occorre investire in campagne advertising su LinkedIn o Google Ads, le quali implicano un budget non calcolato a inizio progetto. Considerare che una parte del budget andrà necessariamente destinata a quest’attività è utile per avvicinarsi meglio all’ideale spesa complessiva.
- Costo legato al tempo ore uomo. È forse il costo più difficile da identificare, ma nell’operatività di tutti i giorni non ci rendiamo conto di quanto tempo perdiamo nella gestione di tutti i processi e di tutte le attività legate alla Lead Generation. D’altronde, il tempo è denaro.
- Costi di sviluppo. Durante le attività di Lead Generation può nascere l’esigenza di dover rivedere il template di una Landing Page o apportare modifiche al codice per ottimizzare le campagne attive. Questo implica dei costi imprevisti che ovviamente non sono calcolabili a inizio progetto, se non imponendo un tetto costi.
- Costo di rifacimento sito. Nel corso del progetto può nascere l’esigenza di dover alzare l’asticella, ridefinendo la propria value proposition o la propria corporate identity: una delle classiche attività è la progettazione di un’architettura nuova per il proprio sito web, con spese ovviamente non pronosticabili a priori.
- Costi Plug In. Piattaforme come Wordpress implicano aggiornamenti continui, manutenzioni e inserimenti di Plug In di sicurezza che implicano un monitoraggio da parte di esperti, ovviamente expensive.
- Costo Hosting. Dove poggia il nostro sito? Su un hosting, ovviamente. Che non è gratis.
Per esperienza, nel momento in cui prende il via un nuovo progetto, è opportuno essere il più trasparenti possibili; ad esempio, attraverso un briefing che permetta di comprendere e approfondire a fondo le esigenze di tutti, mediante domande ben dettagliate dalle quali possono emergere dubbi e capacità d’investimento. Questa attività è importante per evitare di minare il rapporto di fiducia con il cliente.
Affiancare il cliente sulla lead generation, ottimizzandone tempi e processi, permette di supportarlo in maniera adeguata. Secondo un’analisi di McKinsey che inquadra i cambiamenti avvenuti nel corso della pandemia come permanenti, il 90% dei partecipanti a un sondaggio sostiene di voler mantenere gli approcci e le strategie di vendita digitali nel 2022 e anche oltre. Questo implica considerare e saper valutare anche sul lungo periodo i costi per la lead generation di cui finora non ci si era posti minimante il problema.