Nuovo non significa automaticamente migliore. Quando si parla di business trends, il primo equivoco in cui spesso si incappa è pensare che qualsiasi proposta nuova sia sicuramente migliorativa per la crescita dell’impresa. Non è così, occorre esplorare il territorio dell’innovazione digitale mantenendo un atteggiamento che potremmo definire di “scettico ottimismo”.
Il perché è presto detto. Il nostro lavoro di consulenti di marketing digitale implica un’enorme responsabilità: i clienti che si affidano a noi sono, spesso e volentieri, i responsabili di realtà aziendali innovative e promettenti, che mettono in campo il proprio capitale umano ed economico, investendo sulle idee strategiche che proponiamo loro. Quindi il nostro dovere è lavorare sodo per indicare strategie davvero efficaci di digital marketing, scansando le mode passeggere, mitigando i rischi e indicando strade, soluzioni e scenari portatori di un reale valore commerciale e di un elevato ritorno sull’investimento, per far crescere l’impresa e le persone che in essa lavorano in piena coerenza con i principi ESG - Environmental, Social e Governance.
La conseguenza è che il futuro non va predetto come fossimo dei chiromanti, piuttosto è nostro dovere trovare opportunità sorprendenti con ricadute reali, scenari innovativi ma a portata di mano e di investimento. Prendendo in prestito le parole dello scrittore William Gibson, potremmo dire che “The future is already here, it’s just not evenly distributed”.
Dunque, dato che non siamo indovini o venditori di fumo, per capire su quale business trend sia vantaggioso puntare o investire per far crescere e sviluppare un’impresa è suggeribile applicare un metodo concreto basato su tre passaggi fondamentali:
Pay attention when the little voice in your head goes, “Huh… That’s weird…”. Se il tuo obiettivo primario è “avvistare” qualcosa di interessante, come prima cosa devi sapere in quale direzione guardare. Il ripetitivo, lo scontato, il banale non ti porteranno mai a individuare nuovi business trends su cui puntare e investire. Viceversa, l’insolito, il porsi la domanda giusta al momento giusto e soprattutto il farsi incuriosire dalle stranezze ti metteranno nella condizione psicologica migliore per accogliere l’innovazione e trasformarla in opportunità di business.
Passiamo al secondo step. In questa fase occorre mettere in campo una serie di strumenti e interrogativi che servono a convalidare l’avvistamento realizzato nella fase precedente. I quesiti possono essere di questo tipo:
Il terzo step consiste nel trasformare gli insight in idee di business praticabili. Attenzione, però, perché l’idea da sola, per quanto sottoposta alle operazioni di controllo della fase precedente, comunque non basta, occorre anche essere nelle condizioni di saperla realizzare in tempi ragionevoli o comunque prevedibili e compatibili con le esigenze di business della tua impresa. Ecco alcune strategie per muoversi in modo efficace:
Alla fine, grazie anche al metodo che abbiamo provato a spiegare fino a qui, è molto più semplice di quello che si possa credere: se intercetti un bisogno, la tua concorrenza non lo sa soddisfare, tu invece sai come fare per rispondere a quella necessità, bene allora hai tra le mani il prossimo business trend che consentirà alla tua impresa di crescere.