Digital360 HUB | Blog

Assumere un marketing automation specialist o puntare sull'outsourcing: ecco i costi

Scritto da Emanuele Villa | 13 dicembre 2023

I punti chiave di questo articolo: 

  • Il marketing automation specialist è un pilastro dei progetti di marketing digitale, ma occorre ragionare in ottica di team; 
  • Il costo per l’azienda è più alto rispetto allo stipendio del singolo professionista; 
  • L’outsourcing come scelta ottimale per ottimizzare i costi e accedere a competenze specialistiche esperte;  
  • L’importanza di considerare i costi legati al coordinamento, oltre alla fee mensile. 

 

Osservando il fenomeno dall’alto, un progetto di digital marketing B2B è l’insieme di tante componenti che devono funzionare sinergicamente, tra cui:  

  1. un’ottima pianificazione strategica;
  2. un marketing operativo efficace, sinergico e coerente con le esigenze dell’interlocutore o interlocutori dell’azienda (buyer persona);
  3. automazione e personalizzazione del journey all’interno di molteplici touchpoint.  

In questo contesto, volutamente semplificato, assumere un marketing automation specialist o, comunque, potersi avvalere delle sue competenze risulta fondamentale. 

 

La centralità del marketing automation specialist 

Prima di arrivare ai costi e ad altre considerazioni di opportunità economica, è opportuno domandarsi perché assumere un marketing automation specialist sia fondamentale per un’azienda che opera nel B2B e vuole ottenere un vantaggio competitivo in mercati nativamente sfidanti.  

Innanzitutto, contrariamente a quanto potrebbe trasmettere letteralmente il job title, questa figura non è solo responsabile dell’implementazione e della gestione delle automazioni, ma ha un valore strategico altrettanto cruciale poiché definisce la strategia di automazione, da cui dipende il livello di personalizzazione che l’azienda riesce a fornire ai propri lead e, di conseguenza, ha un peso determinante sui risultati dell’intero progetto.  

Al marketing automation specialist si richiede, quindi, una solida conoscenza tecnica delle piattaforme di automazione e degli strumenti correlati, come il CRM e i tool di social media ed e-mail marketing. Ancor più fondamentale è una conoscenza pressoché impeccabile del customer journey e delle dinamiche del comportamento dei clienti, senza cui non potrebbe personalizzare i messaggi, automatizzarne la condivisione e contribuire in modo rilevante alla qualità dell’esperienza. 

 

Assumere un marketing automation manager: offerta e stipendio medio 

L'assunzione di un marketing automation specialist è la prima strategia adottata dalle aziende che dispongono già di una divisione marketing strutturata. Tuttavia, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione.  

In primis, essendo la domanda molto alta, l’offerta non riesce a soddisfarla agevolmente, soprattutto in relazione a figure con esperienza, che possono fare da subito la differenza all’interno di progetti complessi.  

È poi importante sottolineare che l'assunzione di un marketing automation specialist da solo potrebbe non essere sufficiente. Il successo di progetti e campagne è dato dalla disponibilità di un team specialistico completo e sinergico, in grado di coprire tutte le fasi del progetto di marketing, inclusi copywriter, content specialist, SEO specialist, social media manager e molti altri, oltre ovviamente alle figure focalizzate maggiormente sulla definizione strategica. 

Parliamo dunque di costi. Secondo Glassdoor, lo stipendio medio di un marketing automation specialist in Italia si attesta intorno ai 29.115 €/anno, con una forbice che va dai 20.000 euro per le figure junior fino ai 35.000 euro. I dati non sono paragonabili a quelli provenienti, per esempio, dal mercato americano (che però ha dinamiche diverse), dove uno specialista di automazione ha uno stipendio medio annuo di 85.000 dollari. 

 

Costi per l’aggiornamento, le piattaforme e l’integrazione 

L’assunzione di un marketing automation specialist, però, comporta anche dei costi che vanno al di là dello stipendio. È necessario considerare le spese per la formazione e l'aggiornamento delle sue competenze, tenendo conto del carattere innovativo della materia e della sua connessione nativa con piattaforme tecnologiche che evolvono di giorno in giorno. L’azienda, inoltre, deve senz’altro mettere in conto l'acquisto di software e strumenti di automazione, che vengono proposti solitamente con un modello as-a-service. 

Oltre ai costi direttamente correlati al marketing automation specialist, è importante considerare anche le spese per le risorse umane necessarie per supportare l'implementazione e la gestione delle strategie di automazione. Ad esempio, potrebbe essere necessario coinvolgere un team di sviluppatori o di consulenti esterni per personalizzare e integrare il sistema di automazione con altri strumenti e piattaforme aziendali, CRM in primis. Pertanto, l'assunzione di un marketing automation specialist potrebbe rappresentare un investimento significativo per l'azienda 

 

I benefici dell’outsourcing e i modelli di costo innovativi 

La seconda opzione è l’outsourcing che, com’è noto, consente alle imprese di ottenere una soluzione completa a un prezzo fisso mensile. Si rivela un’opzione particolarmente vantaggiosa per le organizzazioni che non dispongono di tutte le figure professionali necessarie e non intendono costruire un team di marketing automation nell’immediato.  

Attenzione, però: anche l’outsourcing richiede figure interne molto preparate per valutare e indirizzare le strategie dell’agenzia, proporre correttivi e, in generale, supervisionare e partecipare al progetto. In termini di costi, a quelli dell’agenzia va sempre sommata una quota interna di coordinamento.  

L'outsourcing è da sempre guidato dalla razionalizzazione della spesa e dalla riduzione dei vincoli. Tuttavia, negli ultimi tempi, le aziende si affidano sempre più a fornitori esterni non solo per risparmiare, ma anche per accedere a competenze specialistiche. I migliori talenti di ogni disciplina sono molto attratti da agenzie leader in un determinato settore, perché lavorare su diversi progetti rappresenta il modo migliore per sviluppare competenze solide, sempre aggiornate e anche trasversali. L'outsourcing diventa quindi un modo per accedere a un pool di talenti altamente qualificati, che sarebbe altrimenti difficile da ottenere internamente 

Altri vantaggi dell'outsourcing sono la scalabilità e l’aggiornamento costante. I fornitori di servizi mettono a disposizione le professionalità necessarie e possono aumentarle o diminuirle on-demand nel corso del tempo, in base alle esigenze dell'azienda Cliente. Questo permette di adattare le risorse in modo flessibile e senza nessuna complessità. Discorso analogo per quanto concerne l’aggiornamento: l'outsourcing consente all’azienda di essere sempre al passo coi tempi senza doversi fare carico di investimenti in formazione.  

Parlando specificamente di costi, i modelli di outsourcing più moderni vanno oltre il tradizionale canone fisso mensile. Un concetto innovativo è rappresentato dall'approccio as-a-service, sinonimo di flessibilità e personalizzazione. I parametri su cui viene composto il prezzo finale in un modello as-a-service variano di volta in volta ma possono comprendere:  

  • il numero di contatti gestiti; 
  • il volume di e-mail inviate; 
  • il numero di campagne gestite; 
  • il livello di personalizzazione richiesto 
  • l’adozione di funzionalità avanzate come l'integrazione con CRM o con altri tool aziendali. 

Questo approccio permette di adattare il costo alle effettive esigenze aziendali, evitando sprechi e ottimizzando l'investimento. 

Non esiste, come facilmente prevedibile, una soluzione giusta e una sbagliata. Tutto sta nel comprendere, tramite un assessment approfondito, lo stato dell’arte, gli obiettivi e quanto investire nell’ambito del marketing digitale. L’outsourcing, da questo punto di vista, ha un vantaggio innegabile: permette alle aziende di procedere per gradi, in modo oculato e attento, con uno sguardo attento sia ai costi che ai risultati.